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Scultura Estesa #3

Giardino di Villa Pignatelli 14 maggio > 13 giugno 2022

venerdì 13 maggio 2022

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SCULTURA ESTESA #3

Giardino di Villa Pignatelli 14 maggio > 13 giugno 2022

Inaugurazione mostra

13 maggio 2022, ore 11.00

Venerdì 13 maggio 2022, alle 11.00, nel giardino del Museo Diego Aragona Pignatelli Cortés sarà inaugurata Scultura Estesa #3terza tappa di un progetto espositivo, ideato da Rosaria Iazzetta, coordinatrice della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, che punta a valorizza- re la creatività artistica degli studenti del Corso di Scultura dell’Istituto partenopeo.

Dopo i primi due appuntamenti al Palazzo della Cultura di Potenza, nel dicembre 2021, e nei sug- gestivi spazi dell’ex Carcere Borbonico di Avellino nel marzo di quest’anno, 23 opere inedite degli allievi dell’Accademia saranno esposte nel giardino storico di Villa Pignatelli a Napoli.

Il binomio Arte/Natura è il concept a cui i giovani artisti si sono ispirati per le loro opere, che se- gnano momenti di riflessione su alcuni temi della vita: dallo spreco delle risorse naturali al dram- ma dell’inquinamento, dal ciclo d’interazione tra uomo e natura al fragile equilibrio del loro rap- porto, dalla ricerca dell’Io interiore alle nuove visioni della spiritualità.

L’esposizione, a cura di Diego Esposito sotto la direzione artistica di Rosaria Iazzetta, Elisa Laraia, Pasquale Pennacchio e Nello Valentino, è realizzata in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania.page2image41770112

In mostra i lavori degli studenti: Maria Giovanna Abbate, Annalisa Ambrosia, Metta Borriello, Anto- nio Cavaiuolo, Selini Demetriou, Antonio Lanna, Raffaele di Lorenzo, Josef Esposito, Crescenzo Fio- rentino, Carmine Carlo Maffei, Francesco Paolo Mascia, Carlo Menale, Lorena Ortells, Angela Paga- no, Rita Passarelli, Immacolata Policarpo, Clarice Peri Rezende, Graziano Riccelli, Salvatore Russo, Carlos Lopez Sanchez, Giorgia Tiberio, Apo Yaghmourian, Zimu Zhang.

L’esposizione, visitabile gratuitamente, sarà aperta al pubblico dal 14 maggio al 13 giugno 2022 negli orari di visita del Museo Pignatelli (9.30-17.00, con ultimo ingresso in biglietteria alle ore 16.00, tutti i giorni tranne il martedì).

Info

Museo Diego Aragona Pignatelli Cortés

Riviera di Chiaia, 200 - 80121 Napoli
+39 081 7612356 | drm-cam.pignatelli@beniculturali.it | musei.campania.beniculturali.it facebook.com/villapignatellicasadellafotografia | instagram.com/villapignatelli

Accademia di Belle Arti di Napoli

via Vincenzo Bellini, 36 - 80135 Napoli
+39 081 081 441887 | segreteria.istituzionale@abana.it | abana.it facebook.com/accademiabelleartinapoli | instagram.com/abanapoli_official

Ufficio promozione, comunicazione e stampa - Direzione regionale Musei Campania

Diana Savella | + 39 0812294478 | drm-cam.comunicazione@beniculturali.it

Ufficio stampa - Accademia di Belle Arti di Napoli

Costanza Pellegrini | +39 081 081 441887 | ufficiostampa@abana.it

1. Maria Giovanna Abbate

Lascia la tavola apparecchiata per tuo figlio, 2022 Ferro, pvc, plexiglas, motore, oro zecchino 

200x 70 x 50 cm

    Foto credit Maria Giovanna Abbate

 

Nessuna risoluzione, nessun accordo, nessuna trattativa, qui sul tavolo, il futuro è bandito. Nessuno potrà mangiare del frutto del grano che non cade, non c'è una tavola dove sedere, non c'è fretta; qui non  bisogna sfamare nessuno, e allora è inutile e vano mentire.

Accostandoci all’opera non possiamo evitare di partecipare all'evento, o l'evento non è: l’azione è reazione. Presi in contro tempo, il nastro, si anima di vita propria come il presente, e sfugge col suo carico di futuro. Bunker Art division di Peppe Buonanno  project Supporter.

 

 

2. Annalisa Ambrosia

Terracotta, 2022

52 x 57 x 35 cm

Foto credit Annalisa Ambrosia

 

L'opera è una interpretazione  del corpo rappresentato in età classica, dove la forza  e la potenza fisica, hanno sostituito i valori fondanti della morale. L’idea che il corpo oggi debba primeggiare all’eccesso, fino a definirne nuovi connotati, estetici e di valore,   ha cambiato la misura dell’intelletto, alterando e cambiando definitivamente la rappresentazione del sé.

 

 

3. Metta Borriello

Take a sit, 2022

Legno, cemento e vernice  

100 x 115 x 60 cm

    Foto credit Metta Borriello

 

Take a sit è un oggetto di arredo urbano, che trova ispirazione dalla pratica scultorea e dai graffiti dalla cultura Hip-hop. A differenza della classica opera che viene definita intoccabile e statica, take a sit ha l'intenzione di essere fruibile e di  creare una connessione tra l'opera e i fruitori. La forma della panchina nasce dal primordiale block style, che evolvendosi arriva ad essere  wild style.

 

 

4. Antonio Cavaiuolo

In Gloria, 2022

Ferro 

300 x 100 x 100 cm

     Foto credit Antonio Cavaiuolo

 

L’opera è un omaggio alla donna, in particolare a mia madre, nel suo eterno ricordo. La forma non é casuale, ma riprende  esattamente il suo busto. La memoria di un corpo che diventa memoriale, di esperienza di vita, di affetto condiviso e di grande partecipazione emotiva, in cui, l’altare eleva l’amore, e lo solidifica nella forma della sua forma interpretata.

 

   

    5. Raffaele Di Lorenzo

Ciclicità, 2022

Scultura Digitale a Realtà Aumentata

    Foto credit Raffaele Di Lorenzo

 

La scultura va a rappresentare tre semplici sfere, delle quali quella centrale contiene un foro. Le sfere sono simbolo di perfezione, di ciclicità, un eterno ritorno, la vita e la morte, il bene e il male, lo scorrere del tutto. Il foro non è altro che un intoppo, è quell’elemento che interviene nel ciclo naturale della vita e lo interrompe storpiando la naturalezza di ogni cosa, un messaggio che ad un occhio attento mostra quanto le difficoltà aprono vie dapprima sconosciute e piene di nuove opportunità, nel reale come nell’immaginato, nel concreto come nel virtuale.

 

6. Selini Demetriou

Peso - 'O Cuore Dint' o Zucchero, 2022

Zucchero cristallino, alluminio, ceramica, foglio d'argento e filo 90 x 90 x 149 cm

Foto credit Selini Demetriou

 

Un modello di palma su una piccola base di ceramica su un supporto di metallo riciclato. Un oggetto che segna luoghi o  si riferisce a qualcosa, è resistente, ma può essere spostato in qualsiasi momento. Le piastre di zucchero che appesantiscono il supporto di metallo sono effimere. L'opera si ispira alla clausola con cui la collezione di Villa Pignatelli fu donata allo stato italiano dalla Principessa Rosina Pignatelli nel 1952. "nessun oggetto può far parte di altre collezioni". Nel senso che, tutti gli oggetti devono rimanere al loro posto. E la scelta del collezionista, come l'ambientazione, continua a irradiarsi. la scultura, il materiale, è sempre legato al suo luogo.

 

7. Josef Esposito

Captivus, 2022

Resina acrilica, rete vitrea e ferro 200 x 40 x 70 cm

    Foto credit Josef Esposito

 

La scultura tratta il concetto di corpo ed anima del filosofo greco Platone, egli affermava che il nostro corpo non è altro ché la prigione dove risiede la nostra anima. L'anima, parte intangibile sia del nostro essere che della scultura, è l'essenza di ogni uomo, mentre il corpo, tangibile e  concreto, è il mezzo con cui si provano emozioni, dolori e si vivono esperienze. Sospesa nell'aria la scultura in resina ingabbia il suo prigioniero, captuvus, il quale è parte dell'opera tanto quanto la scultura presente.

 

 

8. Crescenzo Fiorentino

Ghermito alla consuetudine 2022

Resina acrilica, ferro e legno

100 x 80 x 120 cm

     Foto credit Crescenzo Fiorentino

 

 

La mano solennemente sorretta da un piedistallo, è trafitta dal bulino. L'infissione e il gesto di ghermire è la rappresentazione del rancore dell'artista, e a sua volta la forte attinenza all'uso tradizionale degli arnesi.

L'opera è una glorificazione agli antichi arnesi, e all'artigianato, in particolare l'incisione su corallo e cammeo, (parte fondamentale della vita del mio essere artista) che sta pian piano scomparendo a causa dell'industrializzazione.

 

 

9. Antonio Lanna Studio di asino, 2022

 Ferro, juta e quarzo 

300 x 130 x 100 cm

    Foto credit  Marzia Caramiello

 

O santa asinità, santa ignoranza, santa stoltezza" Scriveva Giordano Bruno nella sua lode all’Asino.  Animale che assume un carattere Divino nella filosofia rinascimentale. Riconoscendosi bambino, spoglio dal male, non avendo preconcetti, conduce ad una nuova visione di ricerca spirituale                      ed intellettuale.

 

10. Carmine Carlo Maffei 

Processi Instabili,2022 ferro e marmo

200x 150 x100 cm

    Foto credit Carmine Carlo Maffei

 

Gli elementi che insieme sono una forza e creano un processo di stabilità nello stesso tempo ci fanno riflettere su come sia semplice rompere l’equilibrio proprio come il nostro momento storico che viviamo. La precarietà che diventa permanente, stabilizza l’essere e lo rende a sua insaputa essere superiore, capace di stabilità emotiva e grandezza spirituale.

 

 

11. Francesco Paolo Mascia

Meridiana, 2022

ferro, ferro zincato, plastica, legno, terra e tessuto. 280 x 300 x 150 cm

     Foto credit Francesca Paolo Mascia

 

"Via Aria, Via Mare, Via Terra"

Questo è il viaggio che possono fare i semi.

Meridiana è stata pensata per i primi lettori, i bambini.

La Vela è stato il primo passo che ha segnato il viaggio dell'uomo via mare al di fuori del suo stato di confort. “I viaggi sono i viaggiatori" diceva Pessoa. Uscire fuori dalla Costa.

La struttura vuole essere una icona performante nel quale poter piantare pensieri che un giorno cresceranno rigogliosi.

 

12. Carlo Menale

Nulla nuova, buona nuova, 2022 

Cemento, materiale edile, ferro e Terracotta 

Dimensioni variabili

    Foto credit Marzia Caramiello

 

 

Il mondo come noi lo conosciamo e le sue risorse sono fortemente compromesse e un giorno si esauriranno: la crescita esponenziale della popolazione, il benessere, lo spreco, l'eccessivo consumo, determineranno la fine delle potenzialità del pianeta.

La matematica non mente e afferma con certezza che il tempo non sará abbastanza per la rigenerazione delle risorse necessarie, per cui tutto si consumerà.

 

 

13. Lorena Ortells

coESISTENZA, 2022

Cemento Dimensioni variabili

     Foto credit Lorena Ortells

 

 

Con un delicato ma potente contrasto, un accumulo di rami emerge dal pregiato e sontuoso giardino.

Esaltando il fragile equilibrio tra uomo e natura, gli elementi cementificati creano una situazione di artificiale armonia con la bellezza circostante. Così, le ramificazioni occupano luoghi degradati progredendo con virilità verso una coesistenza difficile ma possibile tra l'uomo e la natura.

 

 

14. Angela Pagano

Oltre, 2022

Gesso, cemento, resina e  vetro 

70 x 35 × 20 cm

     Foto credit Angela Pagano

 

C'è una storia dietro ogni persona, ci sono pensieri dietro ogni espressione, emozione. Tutto ciò che ci accade forgia la nostra esperienza e la nostra percezione in modi diversi. Alcune esperienze in modo più intenso altre in modo lieve, ma tutte ci danno luci, ombre e una miriade di tonalità intermedie. Dobbiamo riuscire a guardare oltre la superficie e a tenere in conto che ogni persona ha la sua storia, c'è un mondo dentro ogni persona. C'è un mondo dietro ogni cosa.

 

 

 15. Rita Passarelli Nodi, 2022 

Marmo e ottone dimensioni variabili

     Foto credit Rita Passarelli

 

L’unione tra forma e materia è fondamentale per un equilibrio di bellezza e di contenuti. Non c’è progresso senza una lenta e consolidata conoscenza del passato. La forma del tubo innocenti, ormai entrata nei nostri paesaggi in particolare negli ultimi due anni, si fonde con il marmo dando vita ad un’architettura auto portante collegando il passato con il progresso.

 

16. Immacolata Policarpo

Series of recovery, 2022

gesso, ceramica, rame, spago, filo di ferro e acrilico. 

dimensioni variabili

     Foto credit Immacolata Policarpo

 

L’opera segue un recupero di sé ripreso dall’arte giapponese del “Kintsugi”, non bisogna vergognarsi delle ferite ma imparare ad abbracciare il danno, la rottura. Ogni esistenza, anche la più dolorosa e tormentata può essere fonte di forza e le cicatrici stesse diventano bellezza da esibire con orgoglio.

 

 

17. Clarice Peri Rezende 

 "Madre dormiente"  2022

Terracotta Dimensioni variabili

    Foto credit Clarice Peri Redenze

 

Presente a frammenti, madre dormiente incarna la fragilità della maternità oggi. Definiti anche "nativi digitali" dallo psichiatra Manfred Spitzer, i bambini nati nell'era tecnologica, risultano essere soltanto spettatori della loro infanzia e le madri nonostante responsabili di ciò, di fronte a questo si appisolano in uno stato di incoscienza ed amarezza poiché impossibilitate ad essere tecnologicamente avanzate nei processi comunicativi, con la stessa prole.

 

18. Graziano Riccelli

 Fonda-Menti, 2022 

Terracotta 

Dimensioni variabili

Foto credit Graziano Riccelli

 

Le fondamenta sorreggono le basi solide del nostro futuro, il quale sta mutando la sua forma a causa dell'alterazione dell'uomo. Una serie di mattoni contenenti materiali inquinanti diventati reperti, la cui storia definisce il limite in cui la natura, nell’inquinamento ha trovato la sua completa integrazione.

 

19. Salvatore Russo

La nascita di Napoli, 2022 

terracotta, cemento e foglia d'oro 

101 x 70 x 75 cm

Foto credit Salvatore Russo

 

L’opera rappresenta la mitica sirena Parthenope a cui è legato il mito della nascita di Napoli, raffigurata in

dolce attesa, con il grembo tronfio e contenente un uovo d’oro. I materiali che la compongono, la terracotta ed il cemento, sono un chiaro riferimento alla solidità e all’appartenenza che caratterizzano il popolo partenopeo.

 

20. Carlos López Sánchez 

Kuros 12021, 2022

Terracota e Metallo 

84 x 40 x 20 cm

 Foto credit Carlos Lopez Sanchez 

 

 

Quanto dolore ci provoca l'illusione di essere qualcosa di separato dalla natura? Negare la realtà della nostra esistenza corporea per desiderare per sempre la divinità eterna. Riscopriamo ciò che gli arcaici riconoscevano più grande di loro, di noi, e recuperiamo il sorriso etrusco. È una metafora, un totem, un idolo.

 

 

21. Giorgia   Tiberio  

Legami, 2022 Gesso

150 x 85 x 20 cm

Foto credit Giorgia Tiberio

 

Il vissuto di ogni individuo entra in gioco, possono esserci due visioni differenti. Se si ha la percezione che il nodo si stringe probabilmente il nostro io qualcosa vuole tenersi stretto. Se si ha la percezione che questo nodo si stia sciogliendo invece c'è la necessità di lasciare andare via qualcosa che ci tormenta.

 

22. Apo Yaghmourian 

Transire, 2022 Gomma poliuretanica 

200 x 105 x 3 cm

Foto credit Apo Yaghmourian

 

Oggi giorno affrontiamo diverse problematiche. Il mondo non ha più stabilità ci isoliamo delimitiamo mettendo barriere ovunque.Le persone costrette a lasciare la loro terra, pur di sopravvivere perdono la loro identità, spesso rischiando anche la loro vita per attraversare i confini, che per alcuni risultano essere una gabbia, per altri invece un isolamento di protezione. Ci siamo dimenticati delle nostre priorità come razza umana. Siamo diventati schiavi di noi stessi e dei nostri desideri materiali.

 

 

23. Zimu Zhang 

Rinascita, 2022

Legno e ferro

 32 x 18 x 15 cm

Foto credit Zimu Zhang

 

L’opera rappresenta il ciclo di interazione tra uomo e natura. Tutto viene dalla natura e tutto tornerà alla fine, alla natura. Gli alberi dopo essere stati recisi perdono la forza vitale e nelle mani dell'artista rinascono in nuova vita. Quella stessa vita, che in questa occasione di mostra, rivive nel suo ambiente naturale, rispettandone i connotati e conservando l’atto manuale dell’artista.