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OpenSculpture

Studenti in mostra: Alessandra Del Giudice, Francesco Pio Lanzuise, Massimo Rossi Medini e Gabriella Volpicelli.

mercoledì 22 maggio 2024

 

In occasione delle giornate di Orientamento, la Scuola di Scultura è lieta di inaugurare, OpenSculpture, IV evento espositivo, all'interno dei giardini esterni dell'Accademia di Belle Arti di Napoli. Studenti di trienno e biennio di scuola coinvolti, sono Alessandra Del Giudice, Francesco Pio Lanzuise,  Massimo Rossi Medini e Gabriella Volpicelli.

Opening Mercoledì 22 Maggio ore 12:00

Ginko, opera di Alessandra Del Giudice, nasce con l'intento di mettere in relazione l'uomo e l'ambiente naturale e di rappresentare il rapporto simbiotico tra i due soggetti che hanno tuttavia una differenza sostanziale: mentre l'uomo ha il bisogno e la necessità di ergersi attraverso l'utilizzo, il controllo e la plasmazione della materia naturale, destinata in questo modo a ritorcersi contro, questa si ergerà a prescindere dall'ultilizzo che l'uomo decide di farne, perché materia originaria e genitrice. Il bambino rappresentato, tenta la sua scalata verso l'età adulta con un approccio quasi inerme e passivo, conscio del pericolo è ora deturpato della possibilità di plasmare in modo irragionevole lo stato naturale della materia e consapevole che l'unico modo per innalzarsi è attraverso la natura, madre e matrice, e non con il suo sconsiderato "utilizzo".

L’opera di Francesco Pio Lanzuise, rappresenta la metamorfosi di un essere umano in una pietra, simboleggiando la tristezza emotiva, come uno stato di paralisi. Tuttavia, non è un’immagine di disperazione: la roccia diventa terreno fertile per il muschio, che germoglia e segna un nuovo inizio. Così, l’individuo immobile si trasforma in un elemento vitale dell’ecosistema, incarnando la speranza e la possibilità di rinascita. 

L'intento dell'installazione di Massimo Rossi Medini, è di focalizzare l' attenzione sull' applicazione del  protocollo di transizione e sostenibilità ecologica che l' occidente dovrà raggiungere nel 2030, auspicando di tenere tutto ciò che è positivo per il pianeta e di eliminare tutto quello che è deleterio per lasciare alle generazioni che verranno un ambiente sempre più pulito e sinergico verso l'essere umano.

L’idea della Stone Archer di Gabriella Volpicelli, nasce dalla volontà dell’artista di cogliere l’emozione, l’istante in cui si è appreso di aver colpito il bersaglio e di aver vinto. È quell’attimo in cui non si è ancora esultato… l’adrenalina è ancora in circolo, il cuore ha un sussulto e lo sguardo è ancora concentrato. Quell’attimo che ognuno di noi vorrebbe che durasse per sempre.