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Francesco Izzo

 

Francesco Izzo è Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse (DiSTAR) dell'Università degli Studi di Napoli Federico II nonchè docente del Corso di Mineralogia della Scuola di Restauro dell'Accademia di Belle Arti di Napoli. Collabora inoltre alle attività di ricerca di CRACS (Center for Research on Archaeometry and Conservation Science) e di AIAr (Associazione Italiana di Archeometria). 

Autore di pubblicazioni scientifiche e contributi presentati in congressi nazionali ed internazionali, il Dott. Francesco Izzo ha sviluppato principalmente la sua ricerca scientifica sullo studio e caratterizzazione mineralogico-petrografica di materiali archeologici (ceramiche, pigmenti, malte, leghe metalliche), minerali naturali e gemme, nonché sulla funzionalizzazione di superficie e applicazione di zeoliti naturali e minerali argillosi nei settori farmaceutico e ambientale.

I principali argomenti di ricerca affrontati nel corso delle sue attività riguardano:

• Caratterizzazione archeometrica di ceramiche archeologiche provenienti da siti archeologici dell’Italia meridionale;

• Studi di provenienza delle materie prime geologiche;

• Caratterizzazione tecnologica delle produzioni tradizionali di laterizi del Madagascar centrale e del Madagascar meridionale;

• Caratterizzazione archeometrica di malte, intonaci e mosaici;

• Caratterizzazione di antichi pigmenti mediante analisi non distruttive e non invasive;

• Studio di tombe affrescate dal sito archeologico di Paestum mediante l’uso combinato di tecniche spettroscopiche non distruttive;

• Studio mediante spettroscopia FTIR di componenti organiche utilizzate nell’ambito dei Beni Culturali per interventi di conservazione e restauro (cere, resine, proteine, oli, gomme);

• Caratterizzazione e quantificazione dei materiali da costruzione e stima del degrado mediante metodo Fitzner;

• Studio geochimico e mineralogico di antichi manufatti metallici e leghe metalliche;

• Applicazioni mineralogiche in ambito forense;

• Identificazione di gemme preziose e semi-preziose mediante spettroscopia FTIR e Raman;

• Funzionalizzazione di zeoliti naturali per applicazioni in ambito farmaceutico ed ambientale.

Particolare interesse è stato posto all’applicazione di tecniche spettroscopiche (e.g. FTIR e Raman) e all’utilizzo della termogravimetria e calorimetria a scansione differenziale con analisi dei gas evoluti mediante spettroscopia all’infrarosso in trasformata di Fourier (TG-DSC-FTIR(EGA)) per lo studio di geomateriali artificiali e materiali naturali.
 

ORCID: https://orcid.org/0000-0002-4639-1241

SCOPUS_ID: 57189267315

 

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