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pittura triennio
prof. maria cristina antonini
anno accademico 2020-2021
questo è un anno particolare, tutti lo sono, ma questo lo sarà di più -
siamo tutte e tutti attonite/i e sconcertate/i da quanto stiamo vivendo, tutte e tutti coinvolte/i -
guardare quello che accade, accoglierlo, accettare il fatto che ci riguarda, che non è altro da noi -
è necessario sperimentare insieme il limite, tentare, quindi, modi, risposte, procedere per tentativi ed errori, in un percorso nuovo e probabilmente incerto -
lo faremo in presenza quanto più potremo, lo faremo online -
non è possibile, evidentemente, proporre programmi come se non fosse successo -
non il ri-torno ad una fasulla e non possibile normalità -
potremo tornare, magari migliori, sicuramente diverse/i -
la pittura come linguaggio / il laboratorio come spazio di relazioni
un colore è un colore ed un segno è un segno, così come una forma è una forma, a prescindere dalla loro capacità di evocare, un azzurro ha una sua caratteristica di "azzurrità" prima ancora o accanto al fatto di ricordare il mare -
la pittura è un linguaggio, un modo per dire i sentimenti, le emozioni, le idee -
la mia idea di didattica parte dall'assunto di una scelta di tipo vocazionale: la necessità da parte delle allieve e degli allievi di trovare un linguaggio proprio, autonomo ed originale che parli, appunto, con i mezzi della pittura, da parte mia di offrire opportunità e percorsi che consentano l'acquisizione di un modo di esprimersi che corrisponda ad un sentire -
grande importanza e spazio nel corso vengono dati alla ricerca di una dimensione interiore che consenta il contatto con sé e la relazione con le altre e gli altri, alla tensione verso una sensibilità pittorica che nasca dalla disponibilità alla messa in discussione di sé, dal desiderio di cercare e definire un proprio mondo poetico -
dialogo, capacità di ascolto, valorizzazione delle capacità e delle motivazioni di ciascuna/o, accoglienza della diversità, capacità di coniugarsi con una dimensione collettiva di cui si fa parte in maniera vitale sono gli strumenti preziosi -
ciascuna/o esprime, o tenta di farlo, il proprio mondo: "la pittura tra astrazione ed emozione", non perché bisogna necessariamente essere "astratte/i", o meglio non figurative/i, ma perché non è necessario fare riferimento ad un referente oggettivo che può esserci come no, a seconda delle necessità o delle storie di ognuna/o -
il corpo ed il gesto, in questo processo, sono portatori di tracce, per questa ragione le allieve e gli allievi sono invitate/i a "sentirsi" nel proprio corpo, ad "essere" nel proprio gesto - a questo proposito, a ritmo cadenzato, propongo esercitazioni sul segno, la pennellata, il colore, da fare insieme in un tempo definito -
inoltre c'è la possibilità di "esportare" le esperienze fatte all'interno dell'accademia, sia di uscire all'esterno, sia di accogliere l'esterno nel laboratorio, attraverso momenti di incontro, di andare quindi "oltre il margine" per relazionarci, con i mezzi della pittura, a realtà altre, per fare diventare colore, segno, sguardo occasione di scambio, comunicazione, conoscenza -
l'aspetto tecnico del lavoro, pur essendo di fondamentale importanza, si collega necessariamente alle motivazioni profonde dell'esprimersi -
sono ammesse ed indagate tutte le tecniche inerenti alla pittura, da quelle tradizionali a quelle sperimentali e, dove possibile, ci si relaziona ad altri insegnamenti -
per tutta la durata del corso percorso individuale e momenti collettivi si intrecciano -
il corso si svolgerà nel secondo semestre -
pittura biennio
prof. maria cristina antonini
anno accademico 2020-2021
la pittura come linguaggio
figure in musica/ parole per immagini
biennio: approfondimento della ricerca artistica e delle relazioni possibili -
partire:
dalla definizione del proprio mondo poetico che si è profilato nel triennio, per coniugarlo con nuove esperienze, opportunità, occasioni, al fine di consolidarlo, ribadirlo, approfondirlo, arricchirlo ed anche, se nasce l’esigenza, di modificarlo -
dalla consapevolezza delle proprie emozioni e dalla necessità di un contatto con esse che genera il fatto creativo, del proprio corpo, del gesto che genera tracce -
dalle possibilità offerte dalle relazioni tra le persone, i mezzi della pittura, i luoghi e le cose - dalla capacità di ascolto -
figure in musica/ parole per immagini
la specificità di questo corso è costituita dalla convinzione di una circolarità che sottende il fatto creativo in genere, di processi, intuizioni e magie che appartengono non solo alla pittura, di un filo che lega i linguaggi espressivi, di una possibilità di incontro e di scambio di ambiti creativi solo apparentemente diversi (o meglio diversi nelle modalità); per questo il corso mette in relazione la pittura con la musica e con la parola, attraverso momenti di ascolto di musica, lettura, corrispondenze -
oltre ad offrire opportunità di arricchimento alla ricerca, il corso intende proporre un’esperienza che accompagni le allieve e gli allievi verso la consapevolezza di una rotondità della conoscenza e dell’espressione artistica, dove, nello specifico della pittura, pittura sia lo sguardo che si posa sulle cose, le cose che entrano negli occhi, la possibilità di sentire e di dire ed il laboratorio sia spazio mentale, prima ancora che fisico, dove si possono mettere in relazione, oltre che le persone, colori, segni, forme, materia, spazi, parole, suoni, poesia, bellezza.
il corso si svolgerà nel secondo semestre -
prof. maria cristina antonini
corso di tecniche performative biennio specialistico
anno accademico 2019- 2020
secondo semestre
T entiamo
E mozioni
C ontatti
N uovi
I nsieme
C orpi
H anno
E spressione
Proviamo
E sperienze
R iprendiamo
F ili
O
R accogliamo
M eraviglie
A miamo
T utti
I
V oli
E …
mescolare tutto e ricominciare daccapo/da capo