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Elisa Laraia

 

Elisa Laraia - Nata a Potenza nel 1973

Docente di Videoinstallazione nella Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Docente di Laboratorio Audiovisuale, Dipartimento di Scienze Sociali, Università Federico II di Napoli

Artista e Antropologa Visiva sceglie l’Europa e gli Stati Uniti come terreno fertile di viaggi e sperimentazioni. Nel 2001 consegue il diploma di laurea in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e approfondisce i suoi studi presso l’Università Paris 8 di Parigi e la Wimbledon School of Art di Londra. La sua ricerca è tutta incentrata sui temi dell’identità esplorata attraverso la pratica dell’Arte Pubblica. Nel 1999 realizza il primo dei suoi numerosi interventi di Arte Pubblica nella manifestazione Oltre il Giardino a cura di Roberto Daolio in Emilia Romagna. Partecipa a residenze Artistiche sui temi dell’Arte Pubblica, come quella presso l’18th Street Arts Center di Los Angeles, nel 2017. Critici tra i quali Bruno Di Marino, Eleonora Frattarolo, Dede Auregli, Antonella Marino, Dores Sacquegna, Rosalba Branà, Rosalba Paiano, Mili Romano hanno scritto di lei e curato le sue maggiori esperienze espositive personali e collettive dal 2000 ad oggi in Gallerie Private e Musei, come la GAM di Bologna, la Biennale Giovani artisti del Mediterraneo di Sarajevo, la XIV Quadriennale di Roma, la 54° Biennale di Venezia alle tese di San Cristoforo Arsenale Nord. Importanti nel suo percorso sono, a Bologna, il progetto Orfeo Hotel contemporary art project, opera d’arte in progress sul concetto di Scambio Identitario, dal 2004 al 2006, e la co-curatela, dal 2006 al 2009, della manifestazione annuale “Art for Art’s Shake” Osservatorio internazionale sull’arte al femminile.

Dal 2009 ha ideato e dirige in Basilicata il LAP Laboratorio permanente di Arte Pubblica, che ha l’obiettivo di realizzare un ritratto etnoantropologico della società contemporanea. Il LAP è stato selezionato per il premio International Award for Public Art 2018 (IAPA), promosso dall’Institute for Public Art (IPA) di Shanghai. Il LAP si pone come mediatore identitario all’interno delle comunità che di volta in volta racconta, costruendo un ritratto etnoantropologico della società contemporanea che ad oggi conta 24 narrazioni di comunità tra Basilicata, Puglia e Campania.

Elisa Laraia - Born in Potenza in 1973

Video installation teacher at the School of Sculpture of the Academy of Fine Arts in Naples.

Audiovisual Laboratory teacher, Department of Social Sciences, University Federico II of Naples

Her research is entirely focused on the themes of identity. Since 2005 she carries on the work “Private Conversation”, video projections on urban architecture that reveal the inner feelings. In 2001 she obtained a degree in Stage Design at the Academy of Fine Arts in Bologna, she deepened her studies at the University of Paris 8 in Paris and Wimbledon School of Art in London. In 2000 she made the first of her many public art projects in the exhibition Beyond the Garden by Roberto Daolio that still follows her research. Critics as Bruno Di Marino, Eleonora Frattarolo, Dede Auregli, Antonella Marino, Dores Sacquegna, Rosalba Branà, Rosalba Paiano, Mili Romano wrote of her and treated her more personal experiences and group exhibitions since 2000 in galleries and museums, such as GAM of Bologna. She took part in the 54th Venice Biennale, in the Biennial of Young Artists from Mediterranean, Sarajevo, and in the XIV Quadrennial of Rome. In January 2004 creates in Bologna Orfeo hotel contemporary art project, a work of art in progress on the concept of Identity Exchange. Since 2006 to 2009 in Bologna, where she has curated for four editions the event Art for Art’s Shake.

Since 2009 Elisa has directed LAP Laboratorio permanente di Arte Pubblica, which aims to create an ethno-anthropological portrait of contemporary society.

Elisa Laraia

Programma Videoinstallazione

Caratteri generali del corso di Videoinstallazione

A partire dal presupposto che la videoinstallazione coinvolge il fruitore a 360 gradi, mettendo in moto nuove sensibilità emozionali, l’approccio didattico del Corso, mira alla creazione negli studenti di tale consapevolezza, e punta sull’insegnamento/apprendimento degli elementi che costituiscono la videoistallazione.

Il corso, passando attraverso la focalizzazione degli aspetti storico e teorico-critici, parte

- ­dall’analisi del linguaggio video, a partire dal progetto video fino a giungere all'installazione, cogliendo l’interazione tra video e spazio, tra immagine e suono;

- dall’analisi delle diverse tipologie di intervento nello spazio, come installazioni ambientali, video-installazioni, multi-proiezioni, urban screen, approfondendo le problematiche e studiando le soluzioni tecniche per armonizzare spazio materiale e fruizione audiovisiva

Struttura del corso di videoinstallaziome

Introduzione al mondo della videoinstallazione tra la Videoinstallazione interattiva, le stanze immersive, Realtà Aumentata, La realtà virtuale, Il Videomapping, Public Art, Progetti esperienziali su Artisti visivi.

Videoinstallazione e AI Artificial intelligence

Analisi di opere selezionate di Studio Azzurro, teamLab, Jeff Koons, DROPSTUFF.nl, urbanscreen.com, Nam June Paik, Pipilotti Rist, Marina Abramović, Tony Ousler, Eija Liisa Ahtila, Peter Campus, Candice Breitz, Doug Aitken, Michel Lemieux e Victor Pilon, Christian Marclay, Victor Burgin, Philippe Parreno, Susan Hiller, Mark Wallinger, fuse*, Krzysztof Wodiczko, MP-STUDIO, Olafur Eliasson, JR

Analisi dei progetti di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata

AcuteArt, Khora Contemporary, Apple Store e New Museum per [AR]T, Craft il mondo 3D e il Gender Gap

Il video mapping nei Light Festival, approfondimento sul Festival of Light di Berlino, ZAGABRIA, PLOVDIV, KUWAIT, GERUSALEMME, ZWICKAU, BUCAREST.

Analisi del suono nella videoistallazione: La Sonosfera di Davide Monacchi

Lo spazio scenico: videoinstallazione nei musei, nelle gallerie, nei teatri, negli hangar, negli spazi di archeologia industriale, nei non luoghi, nello spazio urbano.

Gallerie: White cube, Lia Rumma, Musei: Tate Modern, Museo MAXXI

Videoinstallazioni in spazi di Archeologia industriale: le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, Fondazione Pirelli Hangar Bicocca

Videoinstallazioni nei Non luoghi definizione, attraverso la teoria di Marc Augé e analisi: gli aeroporti, gli autogrill, i centri commerciali, le stazioni.

Videoinstallazioni nello spazio urbano

Analisi del concetto di luogo antropologico, la teoria di Marc Augé.

L’Arte Partecipativa, l’Arte Pubblica

Caso Studio

Progetto LAP Laboratorio di Arte Pubblica, Basilicata, Italia: dalle Videoistallazioni a sfondo sociale al Video Partecipativo, dallo storytelling alla Public Art, la videoinstallazione che narra i territori.

Parte Laboratoriale

La parte laboratoriale prevede lo sviluppo di due progettualità, una individuale e una collettiva

Costruzione della progettualità individuale

Costruzione del progetto collettivo nello spazio urbano o in un non luogo

sviluppo del concept

coinvolgimento del pubblico

esercizi di ascolto

progettazione della videoinstallazione

analisi dei livelli di fattibilità dei progetti collettivi

l'attivazione di processi di realizzazione

la partecipazione a Premi e a Residenze Artistiche

Analisi del sito transartist

 

 

 

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