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Effetti a Distanza

Pierluigi Tazzi / Jony Waka

martedì 12 maggio 2020

 

                                         

EFFETTI A DISTANZA

Webinar  

di Pier Luigi Tazzi e Joni Waka

 

Due grandi esperti dell’arte globale si confrontano con gli studenti del Biennio della Scuola di Scultura, e se da un lato analizzano il lavoro in progress da portfolio, dall’altro, ribadiscono i requisiti chiave, in un tempo così complesso di come continuare ad essere creativi nonché scultori, quando la materia, e le dinamiche di fruibilità dell’arte, sono repentinamente cambiate in nuove visioni.

Pier Luigi Tazzi, (Colonnata, 1941), vive a Capalle e a NongPrue, Thailandia. Curatore e critico d’arte, è presidente della Fondazione Lanfranco Baldi onlus, Pelago, dal 1998. La sua vasta attività di curatore ha compreso mostre come: XLIII Esposizione internazionale d’arte/ La Biennale di Venezia, 1988; Documenta IX, Kassel, 1992; Wounds / Democracy and Redemption in Contemporary Art, Moderna Musset, Stoccolma, 1997; Watou Poeziezomer 2001 / Een lege plek om te blijven; Arte all’Arte 6 / Voices over, Volterra Colle di Val d’Elsa Montalcino Casole d’Elsa San Gimignano Poggibonsi, 2001; Happiness / A Survival Guide for Art and Life, Mori Art Museum, Tokyo, 2003/2004; Rites de passade, Schunck- Glaspaleis, Heerlen, 2009; Aichi Triennale 2010 / Arts and Cities, Nagoya; Adel Abdessemed: l’age d’or, Mathaf, Doha, 2013/2114. Come ultima mostra ha curato Trittico Famigliare, Far, Rimini, 8 agosto – 6 settembre 2015, e l’ultimo suo libro pubblicato è Adel Abdessemed /Entretien avec Pier Luigi Tazzi, Cantonbon, Guangzhou, 2015. Quanto, invece, al suo ultimo testo pubblicato, questo è Una Sovrana Singolarità in Juan Munoz / Double Bind & Around, a cura di Vicente Todolì, Mousse, Milano, 2020. 

In Kafka sulla spiaggia, romanzo di Haruki Murakami uscito in Giappone nel 2002, il protagonista di una delle due narrazioni principali un giorno si imbatte in Joni Waka, un personaggio reale..(*)E’ lui. Direttore The Art Foundation di Tokyo Joni Waka, un riferimento istituzionale per gli artisti di tutto il mondo, poliglotta, (oltre 12 lingue) e vanta una lunghissima esperienza interculturale nel mondo dell’arte in Asia. Con La fondazione ART, mantiene viva la tradizione dell'influenza giapponese nell'arte e nell'architettura contemporanea da oltre trent'anni, ha fornito spazi per mostre, proiezioni di film, spettacoli, lanci di libri, eventi promozionali e residenze. la fondazione ART ha prodotto eventi con nomi e istituzioni emergenti e nomi come Gilbert e George, Francesco Clemente, Joseph Kosuth, Tracey Emin, Tracey Moffat, Jenny Holzer, Yayoi Kusama, il Guggenheim Museum, il Los Angeles Country Museum, la Tate Gallery, Kunsthalle Wein, la centrale elettrica a Toronto, la Triennale Asia-Pacifico a Brisbane, la Galleria ART del Nuovo Galles del Sud e la Biennale di Venezia. La fondazione ART ha fornito residenze per numerose istituzioni tra cui la Tate Gallery, la collezione de Menil, l'agenzia governativa francese Institut Francais, la Japan Foundation e un architetto in residenza per gli U.C. Programma di dottorato di Berkeley sponsorizzato dalla Ohbayashi Construction Co. Foundation.

(*) di Matteo Boscarol “Joni Waka, dell’identità come finzione” il Manifesto del 5.04. 2017